#putting people first 10 dicembre per i diritti umani

PUTTING PEOPLE FIRST _ GLI ESSERI UMANI PRIMA DI TUTTO

Questa è un’epoca senza precedenti. Ma siamo stati e siamo all’altezza della sfida?

Tempi senza precedenti obbligano a dar risposte senza precedenti e richiedono leadership fuori dal comune.

La pandemia da Covid-19 può non definire chi siamo ma certamente ha amplificato cosa non dovremmo essere.

Le risposte dei governi al Covid-19 hanno minacciato un’ampia gamma di diritti nel mondo e hanno messo in luce il costo umano dell’esclusione sociale, della disuguaglianza e, talvolta, dell’abuso del potere. Il sottofinanziamento dei sistemi sanitari e l’incapacità di fornire adeguati dispositivi di protezione individuale (Dpi) hanno aggravato il tasso di mortalità, i lavoratori hanno dovuto affrontare ostacoli per accedere a un’appropriata previdenza sociale e le misure di salute pubblica hanno colpito in modo sproporzionato persone e gruppi marginalizzati. Molti governi hanno anche utilizzato la pandemia come cortina fumogena per accaparrarsi il potere, reprimere le libertà e come pretesto per ignorare gli obblighi in materia di diritti umani.

I difensori dei diritti umani hanno avuto uno spazio d’azione minore, a causa di leggi restrittive e della riduzione dei finanziamenti dovuta alla pandemia. Organizzazioni di assistenza hanno segnalato picchi di violenza domestica durante i lockdown dovuti al Covid-19, con misure che hanno anche limitato l’accesso ai servizi.

La pandemia ha anche aggravato la già precaria situazione di rifugiati e migranti.

Diversi paesi hanno ritardato o sospeso le richieste di asilo e molti rifugiati e migranti sono particolarmente a rischio poiché costretti a vivere in condizioni malsane e di sovraffollamento, a temperature disumane in estate e in inverno.

Gli stati non sono stati in grado di fissare obiettivi per ridurre le emissioni di gas serra a un ritmo che eviterebbe i peggiori effetti della crisi climatica sui diritti umani.

Sono proseguiti gli attacchi al quadro mondiale dei diritti umani.

Il contingente ci ha insegnato ancora una volta lezioni che ignoravamo, a scapito delle generazioni future: l’interdipendenza della famiglia umana; l’universalità di ciò che noi, popolo, chiediamo alla governance in tempi di crisi e quanto il nostro futuro sia inscindibile dal futuro che stiamo creando per il nostro pianeta. Ci ha di nuovo insegnato, in altre parole, l’essenza dei diritti umani.

La domanda a cui rimane da rispondere è: saremo abbastanza audaci da capire ciò che deve essere fatto e abbastanza coraggiosi da andare avanti e farlo, su larga scala e a ritmo serrato?

 Francesca Zerman Dipartimento di Lettere