Il bullismo femminile a scuola: le nostre studentesse all’Università di Verona concludono il lavoro triennale di ricerca

LE NOSTRE STUDENTESSE DI CLASSE QUARTA PROTAGONISTE ALL’ UNIVERSITÀ DI VERONA

Martedì 10 Maggio 13 studentesse delle classi 4^ A-C-D-F-G hanno partecipato alla Giornata conclusiva di restituzione del PROGETTO triennale IL BULLISMO FEMMINILE A SCUOLA: CO-PROGETTARE MODELLI E AZIONI DI CONTRASTO CON LE COMUNITÀ SCOLASTICHE – JOINT RESEARCH condotto dalla Prof.ssa Antonia De Vita, coadiuvata dal Dott. Francesco Vittori del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona.

Le nostre studentesse, coordinate dalla prof.ssa Francesca Zerman, sono state parte attiva del Progetto, un’indagine intersezionale mixed-method, iniziato nel 2019: durante il periodo di lockdown hanno partecipato a Focus Group dedicati e hanno proseguito negli anni scolastici successivi con due Laboratori in presenza: il LABORATORIO DELLE 16 ATTIDUDINI condotto dalla Prof.ssa Maria Luisa Costantino e il LABORATORIO “TEATRO DELL’OPPRESSO” accompagnate dalla dott.ssa Valeria Saddi. Durante il primo Laboratorio le ragazze hanno indagato tra le tra le 16 Attitudini Universali che ciascuno di noi possiede e che possono migliorare la nostra vita, nelle scelte che facciamo ogni giorno. Le 16 attitudini sono legate a quattro temi di saggezza: come pensiamo, come agiamo, come ci relazioniamo con gli altri, come diamo senso e significato alla nostra vita. Il percorso è proseguito con il Teatro dell’oppresso che, con diverse tecniche teatrali, fornisce strumenti di cambiamento personale, sociale e politico per tutti coloro si trovino in situazioni di oppressione, le studentesse hanno potuto sperimentare attività formative.

La mattinata presso l’Aula Messedaglia dell’UniVr ha visto le ragazze di nuovo protagoniste: con le compagne del Liceo Maffei, l’altro Istituto veronese che ha partecipato alla Ricerca, si sono confrontate, hanno relazionato individualmente e in gruppo sull’esperienza portando significativi contributi e restituendo ai docenti nuove proposte e un positivo feed back dell’esperienza vissuta. 

Il Progetto è stato un percorso di crescita personale e relazionale e ha offerto alle studentesse la possibilità di entrare, come parte attiva, nella dimensione universitaria.