#sono nata il 21 a primavera

21 MARZO 2023 – GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

Quest’anno, per celebrare la GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA, la nostra Scuola desidera ricordare  la poetessa polacca WISŁAWA SZYMBORSKA, di cui ricorre il 100esimo anniversario della nascita (2 Luglio 1923).

WISŁAWA SZYMBORSKA,  premio Nobel per la Letteratura 1996,  scomparsa nel 2012, è un’icona contemporanea. Interprete della società moderna, la Szymborska cantava la meraviglia del quotidiano. Con gli occhi della “fanciulla” che abita, unisce, nelle sue poesie, i sentimenti e la biologia, la “pancia” alla denuncia della crisi economica, le metafore ardite a oggetti d’uso quotidiano: le “cianfrusaglie”, che non si vergognava di collezionare.

Andrebbe tenuta sempre sul comodino, sia quando scrive di amore, sia quando racconta, con gli occhi incantati, il mondo in cui viviamo, salvato dalla Gioia di scrivere, titolo di una sua raccolta.

POESIA = FEMMINILE SINGOLARE

Il canone letterario mondiale annovera al suo interno una maggioranza di autori, nonostante siano state molte le autrici a dedicarsi alla poesia e alla letteratura nella storia.

A parte qualche raro caso, non è semplice trovare i loro componimenti nei manuali scolastici. La disparità numerica tra opere di matrice maschile e femminile presente nei libri di testo non permette di dare il giusto peso alle donne della letteratura all’interno dei programmi e delle spiegazioni dei docenti, relegando spesso poetesse di grande valore a imbarazzanti tendine a margine di pagina o in piccoli spazi in corsi dedicati alla letteratura di genere, tenuti soprattutto in ambienti universitari.

Le poetesse nella storia, tuttavia, hanno dato una lettura del mondo unica e  all’avanguardia, in ogni epoca. Ispiratrici, provocatrici, crude o delicate, con le loro personalità hanno dato voce a temi importanti: dall’amore alla religione, dalla guerra alla quotidianità, fino alla definizione di un “io” non individualista, ma collettivo, l’io femminile.

INGIUSTA BREVE STORIA DELLA POESIA FEMMINILE

LETTERATURA ANTICA

Storicamente la prima poetessa di cui si ha notizia è  ENḫEDUANNA, una sacerdotessa sumera vissuta all’incirca nel XXIV secolo a.C., della quale ci restano i 153 versi dell’opera Nin-me-šárra, fra i più importanti testi religiosi del popolo sumero.
Dopo di lei un nome fra i più amati della letteratura femminile è quello di SAFFOpoetessa greca vissuta all’incirca nel VI sec. a.C.Originaria dell’isola di Lesbo, nell’Egeo Saffo si occupava di educare le giovani nobili nel tiaso, una scuola dedicata alla formazione delle giovani di origini aristocratiche. Compose moltissimi testi, tanto che la sua  produzione, secondo gli antichi studiosi della Biblioteca di Alessandra, superava i 1300 versi. Oggi l’unico componimento conservato integro è l’Inno ad Afrodite, dea dell’amore, mentre degli altri sono stati ritrovati solamente dei frammenti. Le sue opere sono state d’ispirazione per alcuni fra i più significativi poeti successivi, fra cui Valerio Catullo e Giacomo Leopardi.

LETTERATURA MEDIEVALE

Dopo le opere di Saffo, nel panorama della letteratura femminile passano molti secoli senza una documentazione di raccolte poetiche firmate da autrici fino al XIII secolo, quando sotto lo pseudonimo di COMPIUTA DONZELLA, una fiorentina (il cui nome non fu mai identificato) rompe il silenzio con tre sonetti: A la stagion che ‘l mondo foglia e fiora, Lasciar vorria lo mondo e Dio servire, Ornato di gran pregio e di valenza che trattano di amore e sofferenza.   

Nella seconda metà del 1300 emerge invece il nome di CHRISTINE DE PIZÀN,  autrice sia di testi filosofici (come La Città delle Dame) sia di testi poetici, fra cui Seulete Sui, in cui descrive il dolore per la morte prematura del marito. Christine fu la prima donna a vivere di scrittura anche dopo il matrimonio, venendo apprezzata per i suoi testi da alcuni fra i più importanti uomini del tempo, come Carlo V, Filippo II di Borgogna e Giovanni di Valois.

Da ricordare è anche CATERINA DA SIENA, la cui produzione poetica spesso passa in secondo piano rispetto alla sua valenza politica e religiosa fra 1350 e 1380: teologa e filosofa, fu autrice di LettereOrazioni e del Dialogo della Divina Provvidenza, ancora oggi considerato una delle opere più importanti della letteratura mistica medievale.

LETTERATURA RINASCIMENTALE 

Dal periodo rinascimentale ci giungono altri nomi, che indicano donne di rango nobiliare, istruite dai genitori alle arti e, spesso, obbligate ad abbandonare la loro produzione dopo il matrimonio. Fra queste poetesse, spiccano per la produzione e la tecnica:

  • VERONICA GAMBARA: vissuta fra il 1485 e il 1550, è erede di una stirpe di umanisti sia da parte di madre sia di padre e le sue rime vengono considerate dai poeti e autori più contemporanei come dei raffinati capolavori di tecnica. Di lei ci restano le Rime e una serie di Lettere, che trattano di cultura e politica;
  • TULLIA D’ARAGONA: nata nel 1510 a Roma ed educata, sul volere della madre, alle arti e alla scrittura, Tullia scrive il Dialogo della infinità d’amore, sua opera più importante, per Cosimo de’Medici, mentre alla moglie Eleonora di Toledo dedica le Rime. Oltre all’attività poetica, Tullia è ricordata anche per la traduzione di testi dallo spagnolo, fra cui Il Guerrin Meschino, romanzo cavalleresco famoso al tempo;
  • GASPARA STAMPA: nata nel 1523 a Padova, si trasferisce giovane a Venezia dove viene notata per le sue qualità artistiche e poetiche, creando uno fra i salotti più frequentati della Serenissima. A lei si devono 311 liriche che sono fra le poesie più interessanti del tempo, le Rime di Madonna Gaspara Stampa sono legate alla scuola petrarchista, al tempo seguita dai più importanti autori;
  • MODERATA FONTE pseudonimo per Modesta Pozzo de’ Tozzi: vissuta a Venezia fra 1555 e 1592 è autrice del poema cavalleresco I tredici canti del Floridoro e della rappresentazione sacra Le Feste, messa in scena per il doge Nicolò da Ponte. A lei si deve un dialogo pubblicato dopo la sua morte dal titolo Il merito delle donne, a cui lavorò durante gli anni di matrimonio (che la videro sempre più lontana dalla letteratura).

L’ARCADIA

Dopo il Rinascimento fu l’Accademia d’Arcadia a dare un nuovo respiro alla poesia europea e italiana. In questo grande fermento culturale, come ricorda anche il portale Bossy – Beyond Stereotipes, le donne furono delle vere e proprie protagoniste, tanto che secondo la banca dati online sulle donne d’Arcadia, sono ben 450 i nomi femminili a rientrare in questo movimento. Fra le diverse donne che hanno animato la cultura di ‘600 e ‘700 non si possono dimenticare:

  • FAUSTINA MARATTI ZAPPI: conosciuta nell’Accademia con lo pseudonimo di AGLAURO CIDONIA, scrive un Canzoniere di 38 sonetti secondo la scuola petrarchista. Sfuggita in giovane età dal rapimento di uno spasimante non ricambiato, conosce nell’ambiente il poeta Giambattista Felice Zappi, con cui crea un vero e proprio sodalizio d’arte e d’amore;
  • PETRONILLA PAOLINI MASSIMI: nata nel 1663, rimane presto orfana di padre ed è costretta a sposarsi bambina, prima di compiere 10 anni. Dopo aver dato alla luce tre figli lascia il marito per dedicarsi alla scrittura e alla preghiera in convento, dove compone sonetti, rime e canzoni a tema religioso. Lascia il convento solo alla morte del marito, per potersi ricongiungere ai figli;
  • ROSA TADDEI: conosciuta nell’Accademia col nome di LICORI PARTENOPEA, era una poetessa improvvisatrice, arte nata nel ‘300 che, nel corso dell’800 andò scomparendo. Di lei ci restano alcuni versi, uniti nella raccolta Poesie estemporanee.

Il XIX SECOLO

Nell’arco dei secoli alcune si inserirono e aprirono grandi salotti letterari, animarono dibattiti importanti e definirono nel dettaglio generi di scrittura specifici. È soprattutto dall’800 che le donne iniziarono essere riconosciute come letterate pari ai loro colleghi maschi.

Emblematiche in questo senso sono state le poetesse:

  • MADAME DE STAËL: autrice e critica letteraria, scrive i romanzi Delphine Corinne ou l’ItalieDella letteratura considerata nei suoi rapporti con le istituzioni sociali e il trattato Della Germaniamanifesto della poetica romantica;
  • EMILY DICKINSON: a lei si devono oltre 300 poesie pubblicate per la maggior parte dopo la sua morte. Con uno stile brillante, ironico e obiettivo, Emily racconta nei suoi versi il suo modo di vedere il mondo, la natura, l’amore e la morte;
  • EVELINA CATTERMOLE: autrice di prosa e poesia, si è concentrata su diversi temi in tutto l’arco della sua produzione, dalle liriche alle novelle per l’infanzia (come Una famiglia di topi e Il romanzo della bambola).  

IL XX SECOLO

A livello internazionale è durante il Novecento che si registra la produzione più ricca per la poesia femminile, che vede alcune figure chiave e iconiche, ancora oggi di grande ispirazione quali:

SYLVIA PLATH: autrice di poesie e prose anche per bambini, fu la prima poetessa a vincere il premio Pulitzer dopo la morte, nel 1982; 

ANNE SEXTON: nelle sue poesie tratta temi confessionali e sociali, allargando i testi a soggetti come l’aborto, il ciclo mestruale, la sessualità e i diritti delle donne, divenendo fra le prime autrici femministe e sconvolgendo il panorama letterario contemporaneo;

ADA NEGRI: prima e unica donna ammessa all’Accademia d’Italia (istituzione culturale centrale fra il 1929 e il 1944) è tra le nominate al premio Nobel per la letteratura nel 1927. Patriottica, ha scritto odi e canti legate al crescente spirito nazionalista di quegli anni, senza trascurare temi legati ai sentimenti e alla sfera più intima della sua persona;

SIBILLA ALERAMO: controversa e ribelle, è autrice del romanzo autobiografico Una donna, del poema drammatico Endimione e di poesie che raccontano la donna nella sua quotidianità, senza tralasciare i traumi subiti;

VIRGINIA WOOLF: la sua produzione è considerata centrale nella letteratura femminile e femminista, grazie a opere teoriche come Le tre ghinee e Una stanza tutta per sé; a lei si devono romanzi (Mrs Dalloway), racconti e saggi di grande intensità e profonda analisi sociale;

AMALIA GUGLIELMINETTI: autrice di Le Vergini folliVoci di Giovinezza, Le seduzioniEmmaLa carriera dei pupazzi e I serpenti di Medusa, scrive anche diverse novelle. Veniva considerata dalla critica l’erede di Gaspara Stampa e Saffo;

GRAZIA DELEDDA: legata alla sua Sardegna, riassume nella poetica tutte le principali correnti del tempo, dal verismo al decadentismo. Nelle sue opere il mito e la religione si fondono col peccato e la selvaggia terra sarda diventa un paradiso mitico.

Questi sono solo alcuni nomi di autrici che si sono misurate con la lirica, trovando l’approvazione della critica e arrivando a riconoscimenti importanti a livello internazionale. In particolare Grazia Deledda fu la prima, e ad oggi ancora l’unica , donna italiana a ricevere nel 1926 il Premio Nobel per la sezione letteraria.

Talvolta vicine, talvolta distanti, le donne poetesse si sono distinte per la prospettiva d’indagine e lo spirito di osservazione con cui hanno descritto il mondo che le circondava, in un secolo complesso e difficile sia da un punto di vista letterario sia da un punto di vista sociale, che vedeva la donna agli inizi della sua emancipazione politica e culturale. Il loro sguardo verso il mondo non è centrale, ma osserva dai margini della società in cui sono rinchiuse come mogli e madri, prima che come poetesse. La loro analisi è molto lontana da quella maschile sui più grandi temi del secolo, compresa la narrazione della guerra.
Le parole delle poetesse femminili, vanno quindi a descrivere con grande delicatezza il punto di vista della parte più umile della società o, ancora, l’ipocrisia delle classi sociali più colte, in cui si muovono da protagoniste spesso solo in apparenza. 

LA CONTEMPORANEITÀ

Il panorama internazionale ci propone oggi diversi nomi di donne poetesse che si dedicano alla letteratura e alla poesia, in particolare per l’Italia

  • MARIA LUISA SPAZIANI;
  • AMELIA ROSSELLI;
  • ALDA MERINI;
  • JOLANDA INSANA;
  • VIVIAN LAMARQUE;
  • ANTONELLA ANEDDA;
  • DACIA MARAINI;
  • PATRIZIA CAVALLI;
  • MARIANGELA GUALTIERI;
  • PATRIZIA VALDUGA.

Per conoscere le storie di queste autrici e di tutte quelle che hanno dedicato la loro vita alla scrittura si consiglia il portale di Italia Donna, dove sono raccolte le opere di tantissime poetesse. La loro produzione è spesso cruda e disincantata sia nella prosa sia nei romanzi o nei racconti e descrive ogni aspetto della quotidianità femminile.

Verso dopo verso, le artiste italiane contemporanee e quelle straniere sondano con le loro parole l’animo umano: ne scaturiscono componimenti di grande impatto emotivo, che raccontano la realtà con uno sguardo nuovo e la condizione della donna con una spiazzante sincerità, muovendo le coscienze di lettrici e lettori con riflessioni appassionate e di grande intensità.

Prof.ssa Francesca Zerman Dipartimento di Lettere