#A batterci sarà solo il cuore

Le democrazie possono dirsi tali solo se nel loro dna hanno ben saldi i diritti delle donne come diritti universali e la laicità delle istituzioni.

Il 15 NOVEMBRE scorso è stata svelata a Roma la STATUA DI GHIACCIO  che ha dato il via alla CAMPAGNA di ACTIONAID  #FreeNotFreezed

L’opera rappresenta una donna che, dopo anni di vilente,  fa un passo avanti verso il futuro, con coraggio, simbolo della volontà di riprendere in mano la propria vita. Questo però non si realizza perché la donna è congelata dalla mancanza di politiche adeguate da parte dello Stato.

La campagna #FreeNotFreezed chiede al Governo politiche adeguate per supportare le donne in uscita dalla violenza. Ogni anno, in Italia, oltre 50.000 donne decidono di dire no alla violenza subita rivolgendosi ai centri antiviolenza. Questo però non basta:  per esercitare il proprio diritto a vivere una vita senza violenza hanno bisogno di un reddito sufficiente, un lavoro sicuro e dignitoso, una casa e servizi pubblici funzionanti. Il rischio è di far tornare le donne, spesso sui loro passi.

Per scongelare il percorso di libertà delle donne serve invece molto di più.

“Con la campagna #FreeNotFreezed vogliamo portare l’attenzione del nostro Governo e dell’opinione pubblica sulla condizione di tutte quelle donne che stanno uscendo da una situazione di violenza ma che rischiano, senza politiche integrate, di ritornarci. Ogni anno sono circa 50mila le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza: è un loro diritto ricevere tutti gli strumenti per riprendere in mano la propria vita. Le attuali politiche sono frammentarie e inadeguate. Serve un cambio di passo per garantire a queste donne un reddito, un lavoro dignitoso e una casa sicura” dichiara Katia Scannavini, Vice Segretaria Generale ActionAid Italia. 

A confermare l’urgenza anche i dati: secondo l’ISTAT (2022) circa il 60% delle donne impegnate in un percorso di fuoriuscita dalla violenza nel corso del 2020 non era occupato stabilmente e versava quindi in una condizione economica non autonoma. In numeri assoluti, l’ISTAT ha calcolato che nello stesso anno erano circa 21 mila le donne che avrebbero avuto bisogno di un supporto per raggiungere l’indipendenza economica.  

Prof.ssa Francesca Zerman Dipartimento di Lettere