Poesie delle nostre studentesse sulla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

 

UN AMORE CODARDO        di Sara Vallerin  2^B

Dicevi di amarmi e ci credevo,

due anime in una sotto lo stesso cielo.

 

Mi portavi fiori e biglietti coi cuori,

mi facevi sentire una regina quando mi portavi fuori.

 

Mi hai conquistata coi tuoi sorrisi,

i tuoi occhi di tanta dolcezza sembravano intrisi.

 

Poi un giorno la mano che dolcemente mi accarezzava

l’hai usata sul mio viso per sfogare la rabbia.

 

Nascondevo col trucco la tua aggressione,

spesso succedeva senza una ragione.

 

Mi hai tolto le chiavi, il telefono e gli amici

perché volevi sempre in qualche modo punirmi.

 

Dovevo essere una pedina da muovere,

una marionetta piena di dolore.

 

Poi le sberle sono diventate pugni e botte,

ho perso il conto di tutte le ossa rotte.

 

È’ arrivato il nostro bambino

e lo hai visto come un altro nemico.

 

Bevevi, fumavi, uscivi sempre

ed in casa non avevamo da mangiare niente.

 

Giocavi i nostri soldi alle macchinette

e quando perdevi volavan saette.

 

Ho cercato aiuto senza riuscire a parlare,

il mio fallimento mi faceva male.

 

Poi un giorno mi sono decisa,

dovevo riprendere in mano la mia vita.

 

Ho fatto le valigie per me e nostro figlio,

avevo trovato un sicuro giaciglio.

 

Saremo partiti il giorno dopo per un nuovo inizio,

ma quella sera sei rientrato arrabbiato ed incattivito dal vizio.

 

Mi hai picchiata così forte che sentivo le ossa scricchiolare

ed io riuscivo a resistere perché me ne sarei dovuta andare.

 

Poi hai preso un coltello e hai cominciato a colpirmi

ed io ho provato a salvarmi cercando di sfuggirti.

 

Non ci sono riuscita e non ho resistito,

il mio amore per te mi aveva tradito.

 

Avevo trent’anni e una vita davanti,

avrei fatto la mamma per tanti, tanti anni.

 

Ma ora sono qui su un freddo lettino,

i miei genitori per me hanno scelto il vestito più carino.

 

Ora non mi picchierai più e sarò in pace,

in un posto migliore privo di dolore.

 

Noi siamo esperienza di Camilla Mazzoni 4^B

Noi siamo esperienza,
abbiamo un corpo contenitore di essa.
Proviamo emozioni vivendo e sperimentando.
Ciò che ci accade, ci forma.
Non solo.
Ci cresce, ci rafforza.
Qualcosa ci può uccidere
ma siamo fenici
e dalla cenere torniamo a splendere.
Non dobbiamo avere paura di mostrare
al mondo chi siamo
per colpa di qualcun altro.
Non siamo sbagliati.
Nessuno può spegnere la nostra luce.
Nessuno ci può togliere il diritto di vivere.
Nessuno può prendersi la nostra libertà.
Camilla