# 25 aprile la liberazione come serbatoio di istanze morali

25 APRILE – FESTA DELLA LIBERAZIONE

La festività nazionale ricorda l’insurrezione (su tutto il territorio nazionale) delle partigiane e dei  partigiani nel 1945 contro l’esercito nazista e la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. La ricorrenza fu istituita nel 1946

I PARTIGIANI

L’8 settembre del 1943 è la data in cui il governo italiano presieduto da Pietro Badoglio firmò l’armistizio con gli Alleati. Dopo quella data in tutto il Paese si costituirono le prime bande dei partigiani che diedero vita alla Resistenza contro l’esercito nazifascista.

IL CLN- COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE ALTA ITALIA

Il Clnai (o Cln) venne fondato nel febbraio del 1944 a Milano e si pose come obiettivo il coordinamento delle varie bande dei partigiani disseminate in tutti i territori italiani. Di fatto, scopo del Cln era di insorgere contro gli invasori.

COSA È SUCCESSO IL 25 APRILE

Il 25 aprile 1945 segna la data dell’insurrezione italiana contro i Tedeschi. Nella stesso giorno i militari degli eserciti inglesi e americani sfondarono la linea Gotica (che si snodava da La Spezia a Rimini). Forti dell’avanzata degli Alleati, Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Sandro Pertini (successivamente nominato Presidente della Repubblica) e Leo Valiani, che facevano parte del comitato direttivo del Cln, proclamarono l’insurrezione nazionale di tutti i partigiani italiani contro i Tedeschi.

LA LIBERAZIONE

Il 25 aprile è dunque ricordato in Italia come il giorno della Liberazione, di cui appunto si celebra la festa. Fu proprio in questa data che Benito Mussolini, visti gli attacchi dei partigiani in tutto il Paese, cercò di fuggire. Il Duce venne però catturato dai partigiani e fu giustiziato il 28 aprile con Claretta Petacci: i loro corpi vennero appesi dai partigiani a testa in giù a piazzale Loreto, a Milano.

DA QUANDO IL 25 APRILE È FESTA NAZIONALE

A proporre che la data del 25 aprile diventasse festività nazionale fu, nel 1946, l’allora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi. Come da prassi istituzionale, inviò la richiesta al re Umberto II, che il 22 aprile stabilì la ricorrenza.

COME SI CELEBRA IL 25 APRILE

Ogni anno il 25 aprile il presidente della Repubblica depone una corona di fiori all’Altare della Patria. A Milano viene organizzato il corteo dell’Anpi (l’associazione nazionale partigiani) e altre manifestazioni attraversano diverse città d’Italia.

Sono le 8 del mattino del 25 aprile 1945 quando Sandro Pertini, uno dei capi del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclama dai microfoni di Radio Milano liberata l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti,  ponendo le truppe tedesche di fronte al dilemma:  “arrendersi o perire”.

Quello stesso giorno Milano viene liberata dai partigiani, alcuni giorni prima dell’arrivo degli Alleati .

L’ effettiva resa incondizionata delle forze tedesche in Italia  e della Repubblica Sociale Italiana verrà siglata pochi giorni dopo a Caserta, il 29 aprile 1945. Terminava così il lungo e doloroso  processo di liberazione del Paese con un costo elevato di vittime militari e civili ed aveva inizio una nuova stagione di pace e democrazia.

Poco meno di un anno dopo, il 22 aprile del 1946, su proposta di Alcide de Gasperi  alla guida del governo italiano, il 25 aprile fu proclamato con decreto luogotenenziale “festa nazionale”. Da allora  questa data è diventata un simbolo di libertà, ma anche di speranza e di fiducia nella capacità di affrontare i momenti più difficili grazie all’impegno di tutti. Questo esempio  di resilienza e impegno civile  diventa ancora più importante in questo complicato periodo storico.

L’ Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI) invita le cittadine e i cittadini a deporre un fiore, il 25 aprile, sotto le targhe delle vie e delle piazze dedicate ad antifasciste/i e partigiane/i. Un fiore per ricordare il sacrificio di tante donne e uomini che ha permesso la nascita della Repubblica e della Costituzione.

prof.ssa Francesca Zerman Dipartimento di Lettere