#23 maggio giornata della legalità

La GIORNATA DELLA LEGALITÀ si celebra ogni anno il 23 MAGGIO per commemorare le vittime di tutte le mafie e in particolare ricorda:

  • la Strage di Capaci, avvenuta il 23 Maggio 1992, in cui morirono il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie, anch’essa magistrato, Francesca Morvillo e tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro;
  • la Strage di via D’Amelio avvenuta il 19 Luglio dello stesso anno in cui persero la vita il magistrato antimafia Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Legalità e cambiamento

Nella mattinata di Giovedì 18 aprile 2024, alcune classi del nostro Istituto hanno partecipato a un incontro sul tema “Legalità e cambiamento”; le parole dei tre relatori, Roberto Massucci, Questore di Verona, Don Luigi Ciotti, fondatore di “Gruppo Abele” e di “Libera”, e il giornalista Beppino Tartaro sono state impulso per riflettere su principi e valori che, per poter essere universali, devono essere principi e valori individuali.

Ogni discorso sulla legalità è particolarmente significativo se prende le mosse da una situazione concreta, cioè dal modo in cui essa è praticata in un determinato contesto ed è proprio partendo da racconti concreti, personali, che i tre relatori hanno dato sostanza ai propri interventi.

Si può in generale indicare in cosa la legalità consista, ma questo di per sé non ci parla del suo stato di attuazione, delle difficoltà di conformarsi ad essa e del ruolo che essa concretamente ha all’interno di una determinata società e di un determinato assetto politico. Per quanto il tema della legalità possa essere osservato da diversi punti di vista (sociologico, giuridico, politico, etico e anche teologico), non è adeguatamente trattato se non si colgono le interdipendenze tra queste differenti prospettive. La legalità coinvolge la vita pratica in tutta la sua complessità ed è il crocevia d’incontro tra morale, diritto e politica.

La legalità è un valore comune solo se, prima, è un valore individuale che si alimenta di impegno, senso di responsabilità, principio di giustizia, uguaglianza effettiva tra cittadini, rispetto per le istituzioni democratiche, attenzione agli ultimi, cura del bene comune, memoria e impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, di coloro che hanno sacrificato la propria vita nella lotta  lotta contro la criminalità organizzata, non per eroismo ma per giustizia.

Tutti dobbiamo essere testimoni di legalità, nelle situazioni apparentemente più banali e in quelle più importanti, e lo possiamo essere solo se facciamo nostri i valori sui quali la legalità si regge.

La Legalità non è uniformità formale, ma interiorizzazione autentica di una legge statuita affinché nessuno possa impunemente sopraffare qualcun altro, affinché l’equilibrio della società non sia rimesso all’arbitrio selvaggio del più forte, ma alle scelte di consessi civili, in cui nessuna voce vale più o meno di un’altra.
Prof.ssa Francesca Zerman Dipartimento di Lettere

Locandina di Diletta De Luca 5^F